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Internet Explorer scopre di avere dei concorrenti

Il browser più diffuso al mondo, Internet Explorer, ha scoperto di non essere intoccabile e di avere, anzi, sempre maggiori concorrenti. Mancanza di innovazioni e bachi di sicurezza, infatti, indeboliscono il browser di Microsoft agli occhi dell’utente e outsider come iRider o Deepnet conquistano sempre più fan. La guerra dei browser, dunque, non è ancora giunta al termine, anzi

di Salvatore Romagnolo

Molti - quasi tutti in realtà - pensavano che Internet Explorer (IE) avesse sbaragliato e sepolto tutta la concorrenza dopo aver “sotterrato” Netscape. Ebbene, non è così, e ad affermarlo è la società di ricerche Websidestory, che ha svolto un’indagine dalla quale è emerso chiaramente che l’utilizzo del browser di Microsoft è diminuito, e lo ha fatto per la prima volta dalla sua creazione nel 1995. Certamente, resta molto diffuso, adottato da più del 95% degli utenti del Web, ma la situazione è in rapido mutamento. Negli ultimi mesi l’1% dei navigatori avrebbe abbandonato il browser di Microsoft. Non è una percentuale astronomica, ma il segnale che qualcosa si è messo in movimento in un mercato che sembrava ormai più che bloccato.

A cosa è dovuto il cambio di rotta egli utenti?

Primo motivo del calo di audience, la scarsa innovazione. Sono state pochissime, infatti, le evoluzioni degne di nota dall'uscita della versione 5. Altro motivo, forse ancora più importante, molti utenti sono rimasti scottati dai bachi di sicurezza di IE. Altri ancora, poi, sono semplicemente stati sedotti dalle nuove funzioni offerte dai concorrenti.

E in effetti, Microsoft si è un po’ adagiata sugli allori dopo l'uscita della versione 5.0 di Explorer. Non ha più inserito strumenti e novità: gestione non ottimale dei fogli di stile, nessun supporto per le immagini PNG, nessun blocco dei pop-up e, soprattutto, nessuna navigazione per folder.

Quest'opzione, che permette di visualizzare più pagine nella stessa finestra, facilita molto la navigazione ed evita di aprire uno sterminio di nuove finestre, rischiando di rallentare considerevolmente il computer.

E i competitor?

I concorrenti, invece, propongono queste, e altre funzioni, da tempo. Opera, ad esempio, sfoggia un pulsante "undo", che annulla l'azione precedente. Mozilla Firefox incorpora un motore di ricerca e la gestione di pagine d'avvio multiple. Ma il più innovativo è certamente iRider, di Wymea Bay, che propone una navigazione per etichette, che permette di visualizzare contemporaneamente una serie di pagine in miniatura.

Un problema rallenta tuttavia la diffusione di questi strumenti: spesso non funzionano sulle pagine ottimizzate per IE che, nel migliore dei casi, non vengono visualizzate correttamente. Un nuovo venuto potrebbe tuttavia cambiare definitivamente la situazione. Si tratta di Deepnet Explorer, browser che utilizza il medesimo motore HTML di IE, ma con un codice specifico. Non incappa, dunque, nei problemi di sicurezza del browser Microsoft, e supporta funzioni nuove, come un lettore di informazioni in formato RSS.

Così, stuzzicato, il colosso di Redmond si è infine svegliato: ha deciso di rafforzare la squadra dedicata a IE e di lanciare un appello che invita tutti ad avanzare proposte volte a definire meglio la sua futura versione 7.0. Ecco un caso lampante di come la libera concorrenza sia indispensabile al corretto funzionamento del mercato.

 

30 settembre 2004

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